Balestrate – Salemi 0-0
Questo Balestrate regala emozioni.
Anche oggi con una squadra rimaneggiata per le assenze di Cilluffo F., Marchese, Aziz e Virzì, tira fuori una prestazione gagliarda e costringe al pareggio la capolista Salemi.
Ma andiamo con ordine.
Primo tempo ben giocato da entrambe le formazioni, una occasione per il Balestrate con un gran tiro da fuori di Giangrasso che si spegne di poco a lato e 3 per il Salemi, che vuoi per le parate di Rizzo, vuoi per le attente chiusure di Bagnato, Platano, Agrusa e Jonathan Traoré non riesce a metterla in rete.
Nel secondo tempo, anche a causa del campo reso molto pesante dalla copiosa pioggia che è caduta durante il corso di tutto il match, la partita è meno tecnica e più maschia, si lotta pallone dopo pallone a centrocampo.
I sicciaroti si difendono con ordine e provano a ripartire in contropiede non riuscendo, però, ad essere davvero pericolosi (unica conclusione da segnalare è una punizione di Russo che il portiere alza sopra la traversa), il Salemi, invece, ce la mette tutta per sbloccare l’incontro e portare a casa l’intero bottino per tenere a debita distanza le agguerrite avversarie, ma oggi non si passa e gli attaccanti ospiti sbattono continuamente contro il muro giallorosso.
Al 95° la clamorosa occasione per gli ospiti ma l’attaccante trapanese mette a lato da buonissima posizione.
Il Balestrate continua sulla scia delle ottime prestazioni, una squadra tutto cuore, composta da ragazzi disposti a dare tutto per aiutare il proprio compagno di squadra.
Il calcio, ancora una volta, si manifesta come metafora della vita: uniti si è sempre più forti che individualmente!
Così i colossi del Salemi, giocatori sicuramente di altre categorie, che all’andata ne avevano rifilati 6 ai sicciaroti, non riescono a superare un gruppo di ragazzi che, con sacrificio, portano avanti un progetto che parte da lontano, da “altre categorie” (terza, seconda), ma che oggi sembrano starci benissimo in questa categoria, a loro agio, a lottare domenica dopo domenica.
Ammuttamu!
Articolo di Enrico Rizzo